Lo sguardo incuriosito della bimba tra le braccia della madre denuda la bellezza di questa foto, la svincola dall’anniversario e la mette in netto contrasto con la volgarità delle campagna elettorale per le elezioni amministrative del prossimo 5 giugno.
Se pensiamo ai santini elettorali in rimbalzo negli ultimi mesi da un social network ad un altro, agli slogan arrugginiti, ai comizi fuligginosi o agli isterismi populisti che appartengono a tutti, mi vien da dire che i volti di oggi non hanno nulla da spartire con l’Italia settantenne che scelse la Repubblica.
La pigrizia latente dell’elettore medio, ridotta ad assenteismo a convocazione referendaria, schiaffeggia l’affermazione del diritto di voto quale più grande conquista dell’Italia Repubblicana.
Dall’altra parte la slealtà del candidato politico, disposto a denigrare l’avversario perché senza la colonna vertebrale di un vero progetto di impatto civile, deturpa l’impegno di coloro che settant’anni fa costruirono l’impalcatura dell’Italia Repubblicana.
Il 2 giugno custodirà per sempre l’immagine in bianco e nero dell’Italia che urlò Repubblica nel cammino verso la ricostruzione del Paese; la cialtroneria in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno ci ricorderà che l’Italia, dopotutto, ricicla e maschera incrostazioni ideologiche in cancrena. Quanto vale accontentarsi del qualunquismo pur di continuare a campare?
Netflix, la piattaforma americana di streaming più famosa del pianeta, ha frantumato il perimetro del…
I 20 anni di Facebook dovevano ridursi al passaggio del vecchio "libro delle facce" delle…
IL Festival di Sanremo è sempre stato caratterizzato dalla melodia fin dalla sua età della…
Lasciandoci alle spalle un 2023 affollato da tanti impostori, guardiamo con ottimismo all'anno nuovo senza…
Non bastano le dita delle mani per contare i casi di femminicidio in Italia. La…
Frank Zappa ce lo portò via il 4 dicembre 1993. Noi studenti universitari di allora…
This website uses cookies.