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Con o senza Charlène, impariamo a riconoscere la nostra Principessa!

Continuo a credere che le principesse non siano rarità vintage, ma coloro che spuntano all’improvviso nella quotidianità del caso e dell’altrove: magari su un treno, in una domenica pomeriggio, oscurate dalla timidezza, in balia di un bel mondo interiore che prima o poi scoppierà. Questo può succedere a noi comuni mortali.
Poi ci sono quelle che scelgono di abbassare il capo dinanzi al protocollo di palazzo e preferiscono l’investitura. Charlène Wittstock, da sabato consorte di Alberto di Monaco, ci ha conquistati. Forse perché, nonostante l’abito bianco e il corteo regale, ha mantenuto lo stesso sguardo timido e denso della campionessa di nuoto, il cui destino sembrava scritto nel firmamento dello sport. Non è stato così, anche se poi finire tra reali non è detto che sia un terno a lotto. C’è lo ricorda la fiaba amara di Lady Diana Spencer o quella spezzata di Grace Kelly, sepolta da dubbi e misteri.
Il principe monegasco non è di certo uno stinco di santo e l’ipotesi “gossippara” di un terzo figlio, nato durante la relazione con Charlène, amareggia i giorni di luna di miele. Il candore della neo principessa del Principato di Monaco riesce a rendere pacchiana persino la Kate di Buckingham Palace e potrebbe spodestarla col tempo in termini di popolarità. Come si misura l’affermazione regale? In termini di “share” su i social network o di capacità di ribellarsi ai ricatti dello spietato way of life delle monarchie superstiti?
Ritornando a noi comuni mortali, dovremmo allenarci a riconoscere subito le vere principesse, quelle scalze e fuori dai castelli incantati, in questo tempo che vorrebbe farci passare per fuggiaschi precari. Consoliamoci perché, per tenerle stette a noi, non abbiamo bisogno né di troni né di corone, ma di quest’atteggiamento che ci suggerisce uno stralcio di Il Piccolo Principe, ritrovato nell’angolo di una bacheca di Facebook: “Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua. Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore!”.

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

View Comments

  • c'è chi adora il piccolo principe, lo legge come se fosse la sua bibbia ... poi quando vive la propria vita ... dimentica ...

  • Meravigliosa Charlene dalla classe innata, quasi surreale...
    Bellissima e triste...Spero che l'affetto del popolo monegasco possa colmare i suoi vuoti.

  • Grazie, per avermi rievocato nell'ultimo articolo un pezzo de "Il
    piccolo principe", ... testo per me sacro, facendomi sentire non più una marziana, come spesso accade oggi ai romantici e ai nostalgici, ...
    Grazie perchè sai riportare di colpo la poesia nella vita di tutti i giorni....

  • Rosario, complimenti per i bellissimi pensieri. viviamo un mondo in cui le parole "gentili" sono rarità, gemme preziose. come le tue parole. come te. un abbraccio

  • Monaco aveva bisogno di queste nuove nozze, e' vero imparagonabili a quelle di Grace e Ranieri, ma Charlene e' davvero bellissima, riservata, e dolce. Veste in modo elegante, anche se tutti noi sappiamo che mai potra' offuscare il mito della leggendaria Principessa Americana Grace Kelly. Di gran classe ed eleganza la Principessa Caroline di Monaco, bella e regina di cuori la sfortunata e compianta Principessa Diana, delicata e fine la Principessa Charlene di Monaco, ma a regnare su tutte e' Grace di Monaco la Principessa venuta dal mare. In quanto a portamento, stile, classe innata, ed eleganza intramontabile, oltre che bellezza impareggiabile, Grace Kelly e' Regina fra le regine.

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