Categories: In ReteStorie

Facebook: tutti pazzi per Cityville? Io, no!

L’anno scorso un amico osò interrompere la nostra conversazione telefonica: “Adesso ti lascio, devo tornare alla mia fattoria”. Ed io con aria bonaria replicai: “Non sapevo di questa nuova attività”. Insomma, mi ero imbattuto in un’altra vittima del gioco facebookiano di Farmville.
All’inizio del 2011 il popolo del social network più affollato del pianeta si sta dando alla pazza gioia su Cityville, il nuovo game che vi trasforma in proprietari di una bella casetta, senza l’accollo di un mutuo. E’ nato pure il primo fan site tutto italiano con trucchi e segreti.
“Cos ‘e pazz”, direbbero nella mia Napoli, soprattutto se la ragazza che ti piace diventa abitante della nuova città facebookiana e non c’è niente che le faccia fare un passo indietro.
“Scusami, mi tocca andare a raccogliere le carote”, ti scrive improvvisamente in un messaggio. Insomma, un modo garbato per liquidarti. Tuttavia, c’è sempre una consolazione, prima che sopraggiunga l’estrema unzione: ti invita ad entrare nel paesotto virtuale di Cityville e diventare suo vicino di casa. Qui il vicino puoi scegliertelo su misura. Accipicchia, che fortuna mi sono detto inizialmente! E pensare che io mi stavo dannando per affittare un buco che affacciasse su casa sua per corteggiarla alla vecchia maniera.
Io non voglio la residenza a Cityville, ma nel suo piccolo mondo, quello vero in cui potremmo condividere anche il gioco, perchè no, magari facendo un furtarello di tanti pezzettini delle costruzioni Lego e abbozzare la casetta dove vorremmo vivere assieme.
Il rischio? C’è ed è quello che mi ripeta la solita filastrocca: “Mi spiace tu sia arrivato fin qui. Mi tocca andare a raccogliere le carote”. E non quelle che mia mamma mi spiattellava ogni settimana a pranzo, ma quelle finte di Cityville, che non hanno sapore e ci privano di un bellissimo piacere: tornare a “giocare” guardandoci diritto negli occhi.

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

View Comments

  • è proprio vero quando si dice che la gente si impegna solo a coltivare il "proprio orticello", anche se è triste immaginare che si tratti solo di un orticello virtuale. penso che forse oggi l'uomo abbia bisogno di cose virtuali perchè impaurito dalla realtà e le donne cresciute nel web ne sono consapevoli. tutte tattiche da accalappiamento! tanto che l'uomo diventa vicino di casa pur di non distrarla nella raccolta. non c'è futuro per donne o uomini che amano mettere le mani in pasta, creare "insieme", solo povere illusioni che, noi illusi, faremmo meglio a far volare come palloncini, mentre occorrerebbe rimboccarsi le maniche e diventare mezzadri di carote OGM. :-D

  • concordo pienamente!che angoscia...
    apro face guardo tra i contatti...uuuu che bello ,mi dico,c è mio cugino qualche amica....mo faccio due chiacchiere...saluti sta gente e per tutto il tempo che sei lì nessuna risposta...quando stai per andar via si riapre la finestrella della chat,è uno di quei contatti che dice"ciao come stai,non ho risposto prima perche ero in fattoria a coglier l ov,i patan,se no perdevo tutto,la roba mi diventa marcia e poi se ti rispondevo mi rallenta tutto!"a questo le braccia mi cadono e come si dice a Napoli "u cor m scenn rint e cazzett!"e l unica cosa che mi viene da rispondere è "ma va a ffa ncul tu e a fattorì!"(scusate l espressione oxfordiana ;) ) ancora una cosa che mi fa venire da piangere addirittura è che mentre sei su face e vedi in linea la gente,all improvviso ti arriva la telefonata a casa....il cugino o l amica che ti chiede"we per caso mi potresti regalare due biberon,un albero di mele,una tegola,e 5 travi?devo finire la casetta delle mucche"!Gesùùùùùù ma ci rendiamo conto?oltre a ridergli contro e dire che non deve rompere più con sta fattoria perche non ci giochi e mai lo farai...verrebbe quella voglia di trovare tegole e travi reali per scassargliele sulla testa chissà forse potrebbero rinsavire.....bastaaaaa nun cia facc chiù!!e poi ogni volta quelle richieste di gioco malgrado sanno che non giochi,cinquantamila notifiche che ti chiedono per sta cacchiata....va bene ragazzi per perdere tempo ma non si può essere cosi ossessionati...ricordo una volta mio cugino che diede a mia sorella suo indirizzo e password perchè ad una certa ora doveva dare l ossicino al cane se no il cane sarebbe scappato dalla fattoria....e lui non poteva farlo che era a lavoroooooooo...la cosa è grave a mio avviso,nonchè asfissiante per chi ne ha piene le scatole di sta munnezz che cmq resta fine a se stesso....dell articolo mi ha colpita una frase...."abbozzare la casetta dove vorremmo vivere assieme"....ma sìì impegnamo il nostro tempo a cercar di costruire qualcosa di più sensato ma soprattutto reale che più andiamo avanti e sempre più faticoso è...ciao gente...ciao mitico Rosario amico mio!

Recent Posts

3 serie tv cult di Netflix da vedere almeno una volta nella vita

Netflix, la piattaforma americana di streaming più famosa del pianeta, ha frantumato il perimetro del…

2 mesi ago

20 anni di Facebook tra innovazione, trappole e poca vita

I 20 anni di Facebook dovevano ridursi al passaggio del vecchio "libro delle facce" delle…

3 mesi ago

Sanremo Rewind in 5 canzoni anticonformiste

IL Festival di Sanremo è sempre stato caratterizzato dalla melodia fin dalla sua età della…

3 mesi ago

Buon 2024 a piedi nudi sulla speranza

Lasciandoci alle spalle un 2023 affollato da tanti impostori, guardiamo con ottimismo all'anno nuovo senza…

4 mesi ago

No al Femminicidio. Il ricordo tenero della mia Laura per l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin

Non bastano le dita delle mani per contare i casi di femminicidio in Italia. La…

5 mesi ago

30 anni senza Frank Zappa in oltre 120 dischi tra rock e avanguardia

Frank Zappa ce lo portò via il 4 dicembre 1993. Noi studenti universitari di allora…

5 mesi ago

This website uses cookies.