Categories: Attualità

Notte prima degli esami: Internet, Svevo e Muro di Berlino

Tutti siamo stati vittima dell’ansia degli esami di maturità. Antonello Venditti ha reso magica la veglia con la canzone Notte prima degli esami, mentre Brizzi ha realizzato persino un film per le generazioni successive. La mia maturità risale al 1992, quando Internet non era ancora spuntata. La collocazione della “cartucciera” era la preoccupazione maggiore della III F del Liceo Ginnasio Vittorio Imbrani di Pomigliano d’Arco. Adesso la Gelmini teme le minacce del web: basta una soffiata su Twitter e la traccia è a portata di mano. I social network si sono conquistasti un ruolo strategico per l’ultimo atto scolastico della YouTube generation: infatti sono l’argomento di una delle tracce della prova d’italiano. Prevedibile quella relativa al Muro di Berlino, a vent’anni dalla caduta, e la solita tiritera con il ritorno di Italo Svevo.  Non so se invidiare chi stamattina non ha mollato l’iPhone o chi come me conserva ancora la famigerata cartucciera di stoffa con gli “inutili” temi arrotolati! Il problema è che – come diceva il mio compaesano Eduardo De Filippo – gli esami non finiscono mai. E se ripenso alla maturità mi rendo conto che quello non è stato niente rispetto alle tante prove successive. Tra le briciole dei ricordi resta il mistero di quella notte prima degli esami… E solo per quella varebbe la pena ritornare indietro!

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

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  • Ciao Rosario. Hai ragione: la notte prima degli esami è un mistero. Da prof avevo previsto due tracce; da alunno non c'era un tema utile nella cartucciera, ma c'era la spensieratezza di quegli anni.
    E' subito dopo l'esame di maturità che cominciano i veri esami!

  • Caro Rosario, effettivamente gli esami di maturità andrebbero vissuti senza alcuna ansia, poichè quelli che seguiranno saranno ben peggiori. Veramente gli esami non finiscono mai, ma la bellezza dei 18 anni consiste proprio nel non aver ancora realizzato quella che sarà la realtà futura. Meglio così, cioè prolungare le illusioni il più a lungo possibile.

  • L'esame di maturità è l'ultimo momento di spensieratezza prima dei veri esami, quelli della vita. I ragazzi di 18 anni sono fortunati, perchè hanno solo il sentore, ma non ancora la consapevolezza di ciò che sarà.

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