Sanremo 2011 atto I: Che barba, che noia!

Abbiamo sperato fino all’apertura del sipario che non fosse catastrofe. Invece questa è davvero la tragedia dell’Italia dalle canzonette che non sa più che pesci prendere. Il Festival di Sanremo condotto da Gianni Morandi è sicuramente il peggiore del nuovo millennio. Chi ha avuto la bizzarra idea di cominciare con la mamma baby-sitter Antonella Clerici, che trasforma un copione da prima serata nella più maldestra cantilena recitata? E’ proprio vero quando si dice che il Festival della Canzone Italiana rispecchi per filo e per segno ciò che siamo in questo momento. Ce lo ricordano i maliziosi siparietti di Luca e Paolo, i veri showmen della prima serata, che sono lapidari tra le belle statuine di Belen e la Canalis.

Gira e rigira la frittata è quella di sempre, con lo spettro del solito intruso, l’innominato ficcanaso che guida l’intera corte a distanza. Questa edizione 61 del festival più amato dagli italiani è così sottotono da sembrare un favore costruito a tavolino per far rallegrare la concorrenza. Gianni Morandi è un pessimo conduttore – perché non ritorna a fare il suo mestiere? – e l’immediatezza scenografica così fantasma da farci scordare che all’Ariston c’è un’orchestra che suona dal vivo.
E delle canzoni ne vogliamo parlare? Quelle dei Campioni le buttiamo tutte giù dalla torre e ci teniamo strette la poesia del prof. Roberto Vecchioni, l’impasse vocalico di Emma & i Modà, la ricercatezza (forzata in qualche punta) di Nathalie, la filastrocca di Tricarico, il folk spedito di Van De Sfroos, la lenta alzata in volo di Battiato. Il brano di Giusy Ferreri non è malaccio, ma l’ex cassiera ha perso così tanta voce da rischiare di tornare tra le corsie del supermercato. Sbadigli a non finire per un Sanremo senza show e senza canzoni. E poi sarà che porta sfiga, ma fa bene una mia lettrice a ricordarmelo. Il Festival non è più lo stesso senza il motivetto della seconda Restaurazione baudiana: “Perchè Sanremo è Sanremo”. Qui c’è poco da ridere e tanto da piangere. Tatangelo via (era ora!), ma avrei tenuto la Oxa cestinando i riciclati Barbarossa e Pezzali, due bidoni in un colpo solo.

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

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  • Ciao Rosario,
    ieri sera non ho visto tutta la puntata ma per quel che ho visto posso darti in gran parte ragione...
    Ho subito notato una scenografia da balera più che da Festival della Canzone Italiana, un'imbarazzante e imbarazzata Elisabetta Canalis che scompare davanti ad una più spigliata Belen,un Gianni Morandi incapace di gestire un palco dov c'è necessità di presenza forte e d'impatto e il duo di Luca e Paolo che invece mi è piaciuto tanto.
    Quanto alle vere protagoniste, non le ho sentite tutte ma quelle che hai citatpo tu si.
    Vecchioni mitica melodia italiana, sì ai Modà con Emma, no alla Oxa per fortuna eliminata, no alla Tatangelo, no alla Ferreri,scoloritae ieri non mi è piaciuta nemmeno Nathalie, ma dovrei risentirla.
    Speriamo che con in meno l'adrenalina del debutto stasera cambi qualcosa, è l'unica cosa che ci rimane da augurarci oltre la vittoria di Vecchioni! ;-)

  • a cosa piu' bella è stata l'apertura della scenografia.......anche io voglio le tende cosi' che spariscono........ :-)))

  • la cosa che mi ha colpito di più è stata la lentezza della conduzione, cioè non so come spiegarlo ma appariva una conduzione poco brillante, poco effervescente, quasi che annoiava ed ammorbava lo spettatore, direi soporifera. Si forse l' unica cosa bella da vedere era la scenografia. Per le canzoni aspetto qualche altra serata per vedere cosa può piacere. Infatti pare che anche quelle eliminate potrebbero essere ripescate e quindi risentite, mah! Vediamo e riascoltiamole :-)

  • mamma che strage! non hai salvato nemmeno i salvabili!!!! comunque concordo...tanta noia nella conduzione, forse i 5 sono trppi!! povero sanremo :( forse è ora di calare il sipario per sempre...tutto cambia...

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