La morte di David Sassoli non è un concerto. Parola di Taffo!

Totò recitava nei suoi famosi versi che “la morte è una livella”, o meglio ci rende tutti uguali. Taffo, l’agenzia di pompe funebri acclamata in Rete per il suo “black humor marketing”, punta il dito contro i VIP Politici che hanno spalmato sui social il loro addio a David Sassoli con tanto di foto ricordo.

RAGA, NO. NON E’ UN CONCERTO

Chissà se la scelta di cattivo gusto – e poi vedremo che daranno la colpa al fantomatico social media manager di turno – finisse tra le mani di un regista alla Tim Burton, fosse il soggetto per una sceneggiatura horror di alto profilo istituzionale. L’umorismo black dello stregone social Riccardo Pirrone questa volta ha fatto davvero centro, a pochi giorni dall’elezione del nuovo Presidente della Repubblica: proprio alcuni nomi noti, in balia tra accordi e disaccordi sul prossimo Capo dello Stato, sono finiti nell’occhio del ciclone.
Altro che tiratina d’orecchio, non basterebbero neanche le sculacciate vecchio stampo. Qui non siamo a un concerto – come urla Taffo sulla pagina Facebook – ve ne siete accorti?

SOCIAL, APPARENZA E CASCAMORTI

Stringendoci nel dolore per la dipartita prematura dell’ex giornalista del TG1 e Presidente del Parlamento Europeo, balza all’occhio il commento di Laura: “Si è perso ogni senso della dignità, del rispetto ed empatia verso i familiari e pure anche del buon gusto. Le apparenze. Per certe persone ormai valgono solo quelle e purtroppo i social hanno aiutato molto questa deriva morale.”
I cascamorti che si sono fatti “immortalare” con il defunto dovrebbero per penitenza imparare a memoria ‘A livella di Antonio De Curtis perché “‘Nu rre,’nu maggistrato,’nu grand’ommo, trasenno stu canciello ha fatt’o punto c’ha perzo tutto,’a vita e pure ‘o nomme: tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto?“.

Il dubbio nasce dall’orrore: nessuna foto ricordo se in quella bara ci fosse stato l’ennesimo operaio morto sul lavoro? Amen.