Categories: Storie

Zanzibar, anche i conigli vanno in Paradiso!

Nove anni fa mio padre si prese una bella fregatura: gli dissero che quel leporide era nano, invece lui è cresciuto a dimensione normale. Mia sorella sognava un cane e papà  le portò un coniglio. Io gli diedi soltanto il nome, Zanzibar, perché ai tempi volevo fuggire lontano, lì in quell’arcipelago dell’Oceano Indiano. Pure mia madre, che non voleva avere animaletti tra i piedi, si rassegnò e si affezionò a lui. La sua padroncina andò via di casa qualche anno dopo e quel batuffolo con gli occhi azzurri restò a casa nostra. Una bella consolazione per i miei. Avevano perso in un colpo due figli – c’eravamo appena trasferiti a Milano- ma in compenso avevano qualcuno da allevare. Lo ammetto, io sono colui che non si concede facilmente agli animali, ma quel dì che portai Zanzibar dal veterinario per il controllo annuale, mi convinsi di una cosa. I conigli non sono stupidi e sciocchi e possono essere addomesticati. Tutte le volte che tornavo a casa dopo mesi di assenza, Zanzibar era lì che mi aspettava, mi osservava, mentre io lo rimproveravo: “Lasciami perdere, con me non attacchi”. Nel suo atteggiamento di fedeltà, assomigliava più ad un cane che a un leporide. Per un destino beffardo, ho trascorso con lui l’ultima notte senza saperlo. La mattina mi sono svegliato all’alba per ripartire, senza accorgermi che quel coniglio non era più chiassoso perchè era malato. Zanzibar aveva un sogno: assomigliare ad un cagnolino per rendere felice mia sorella. C’è riuscito, ma con la sua fierezza ha abbattuto il clichè del “coniglio fifone”, evitando quella dolorosa puntura che mette fine a tutto. E’ andato da solo incontro al suo destino, quello che spetta ad ogni essere umano.Gli animali non hanno un’anima? Zanzibar mi ha insegnato il contrario, adesso che girando per Milano, lo sento che mi sta dietro passo dopo passo. Nei suoi nove anni di vita c’è qualcosa di ciò che sono stato. Perciò avrei dovuto dargli più carezze, per traghettare il prima possibile la mia anima dalle delusioni dell’età adulta alla beatitudine dell’infanzia.

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

View Comments

  • Caro Rosario , quello che scrivi è bellissimo ,però ti posso dire con assoluta certezza ( almeno credo ) che chi ha sofferto di più sono stati i tuoi genitori,perchè loro sono stati i veri padroni di Zanzibar, hanno convissuto a stretto contatto con lui,lo hanno visto crescere, lo hanno curato quando si ammalava ed hanno giocato con lui. Io parlo così perchè ,e tu lo sai, ho 2 cani; Ciro e Goopy, sono affezzionatissima a loro e ti assicuro ,avendo avuto altri cani prima di loro , che la morte dei tuoi amici a 4 zampe è molto dolorosa ; è inutile dire " sono animali " , loro percepiscono tutto , sono allegri se tu lo sei, e si intristiscono se hai qualche problema. Io con i miei ci parlo e ti assicurano che capiscono ciò che vuoi trasmettergli dal suono delle parole, sono la mia ombra,ovunque mi muovo per casa ,mi seguono. Li adoro e disprezzo quelle persone che maltrattano gli animali,perchè le verie bestie sono loro.Mi diceva mio padre " ricordati chi non ama gli animali ..... non ama neppure l'uomo ". Ciao Amalia.

  • Caro Rosario, perchè tormentarsi per qualcosa che non si è fatto quando nei fatti già si era fatto abbastanza? Cordiali saluti.

  • E' vero...avrei voluto un cane, ma Zanzy è riuscito a rendermi felice lo stesso.
    Ero già una donna quando l'ho preso in braccio la prima volta, ma dentro ero la bambina di quest'immagine.
    Grazie mille per il pensiero.

    Tua sorella

  • la commozione è tanta nel leggerti Rosario , la perdita di un amico "peloso" è immensa ...e solo chi l'ha vissuta può capire....quando si sceglie di prendere un animaletto è per sempre , l'impegno è tanto, ma l'amore che si riceve in cambio non si può descrivere .......

  • accidenti....stasera ho il vero terrore per l'esito degli esami di Alba (il mio tenerissimo pastore tedesco....) ha solo i linfonodi, il fegato e la milza ingrossati o......????
    Ha nove anni ed una manciata di mesi e non mi ero ancora posta il problema che, per un cane di taglia grande, il capolinea non è tanto lontano...
    La realtà è che può trattarsi di conigli più o meno nani, di tartarughe o di elefanti ,un animale lascia sempre tanto vuoto e tanti ricordi.....
    ma l'importante è non cambiare, continuiamo sempre ad amarli indipendentemente dall'annunciata sofferenza che sappiamo dche proveremo quando ci laceranno per andare passeranno al Paradiso degli animali (loro sicuramente ci vanno....)
    La mia Alba è preoccupata; forse ha capito che stasera ho pensieri cupi su di lei?????

  • Ciao Rosario ho letto con grande commozione il tuo pensiero e mi sono molto immedesimata nelle tue parole in quanto ho vissuto una storia simile! ho avuto un gatto per 17 anni e più che di un animale potrei parlare di un fratello! anche io sono stata con lui per l'ultima notte! l'ho vegliato per un pò poi mi sono addormatata! al mio risveglio lui era morto! penso che abbia voluto andarsene quando anche io dormivo, per non farmi avvertire il momento del distacco! lo abbiamo riposto in una cassetta preparata appositamente per lui, adagiandolo in un cuscino morbido, che lo accompagnasse per sempre con delicatezza! gli animali sono intelligenti e sensibili e ci accopagnano in silenzio e senza grandi pretese, solo con il loro amore e affezione! ciao

  • Domenica il mio coniglietto Tippetto ha messo le ali dopo quasi 8 anni insieme...non trascorrevo tantissimo tempo con lui ma quando andavo a trovarlo nel suo balconcino lo coccolavo e lui correva e giocava con me, era ghiotto di rotelle (un mangime della Vital...) ed era bellissimo (un testa di leone bianco con gli occhi azzurri). Ha accompagnato me e la mia famiglia nella quotidianità sia nei momenti belli che in quelli brutti...nei suoi occhi leggevo la saggezza atavica degli animali, la semplicità, la serenità...riuscivo a cogliere la grandezza dell'anima che abitava in quel piccolo esserino. Non immaginavo che mi sarebbe mancato così tanto...ora quel piccolo leone bianco riposa sotto un albero in un prato difronte casa mia dove mio padre lo ha seppellito. Che tu possa raggiungere subito il paradiso con la speranza di rincontrarti un giorno. Ciao Tippetto

Recent Posts

3 serie tv cult di Netflix da vedere almeno una volta nella vita

Netflix, la piattaforma americana di streaming più famosa del pianeta, ha frantumato il perimetro del…

2 mesi ago

20 anni di Facebook tra innovazione, trappole e poca vita

I 20 anni di Facebook dovevano ridursi al passaggio del vecchio "libro delle facce" delle…

3 mesi ago

Sanremo Rewind in 5 canzoni anticonformiste

IL Festival di Sanremo è sempre stato caratterizzato dalla melodia fin dalla sua età della…

3 mesi ago

Buon 2024 a piedi nudi sulla speranza

Lasciandoci alle spalle un 2023 affollato da tanti impostori, guardiamo con ottimismo all'anno nuovo senza…

4 mesi ago

No al Femminicidio. Il ricordo tenero della mia Laura per l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin

Non bastano le dita delle mani per contare i casi di femminicidio in Italia. La…

5 mesi ago

30 anni senza Frank Zappa in oltre 120 dischi tra rock e avanguardia

Frank Zappa ce lo portò via il 4 dicembre 1993. Noi studenti universitari di allora…

5 mesi ago

This website uses cookies.