Chiude 24 Minuti, il free press del Sole 24 ore

Ci ha fatto compagnia nelle città di Roma e Milano  in tanti pomeriggi dal 2006 ad oggi. Era a mio parere un buon prodotto editoriale, ma la crisi nera non perdona. Chiude i battenti 24 Minuti, il free press del gruppo editoriale del Sole 24 ore. Chi lo avrebbe mai detto, così come noi addetti ai lavori non ci saremmo auspicati il tracollo della stampa locale negli USA. E’ crisi nel mercato pubblicitario e così l’editore saluta i lettori in poche righe. Da oggi in metropolitana, in autobus o in strada, niente più 24 Minuti. La crisi contagia anche il free press, mentre i prodotti editoriali on line riescono a tener duro perché si adeguano facilmente alle circostanze del momento. Al di là delle visioni catastrofiche per il nostro settore,  questo giornale ha avuto il merito di riportare in auge la sorpassata edizione serale del quotidiano con una fruizione fast molto vicina alla mentalità del web. Con tutti gli sprechi in giro, spero che Giancarlo Cerruti faccia marcia indietro e tagli altrove pur di riprendere il discorso di 24 Minuti. Ieri all’uscita della metro a Milano ho ritrovato il solito ragazzo di colore che lo distribuiva e mi ha detto: “Questo è l’ultimo. Da domani non ci vediamo più“. Lo incontravo quasi tutti i giorni e scambiavamo qualche chiacchiera. Da oggi lui che cosa farà così come i colleghi e i blogger della redazione?

Passaparola
Rosario Pipolo

Giornalista e Communication specialist. Una Laurea in Lingue straniere con lode all'Università Federico II di Napoli e una specializzazione in Web Communication allo IED di Milano.

View Comments

  • Purtroppo, abitando a Torino, non ho mai avuto il piacere di avere una copia di questo giornale fra le mani per giudicarne la qualità. Leggo ogni giorno Metro, City e Leggo (mentre provo un efferato odio per E Polis) e li apprezzo alternatamente. Mi sono sempre chiesto come delle testate giornalistiche di "secondo ordine" potessero resistere, poi tempo fa ho scoperto che vi erano grossi ed affermati gruppi editoriali alle spalle, gli stessi delle grandi testate. Contando che nulla si fa per nulla e le sovracopertine, la pubblicità interna, le marchette e la 4 di copertina di solito sono presenti per bilanciare i costi e guadagnarci, come è possibile che ancora riescano a perderci e decidano di chiudere? E dire che Metro ha da addirittura, da poco tempo, aperto nuove sedi in giro per il mondo se non erro... Comunque sia, continua così, ci vuole gente che dica la propria non seguendo le masse e l'Italia, purtroppo, è sempre più un paese di masse.

Recent Posts

3 serie tv cult di Netflix da vedere almeno una volta nella vita

Netflix, la piattaforma americana di streaming più famosa del pianeta, ha frantumato il perimetro del…

3 mesi ago

20 anni di Facebook tra innovazione, trappole e poca vita

I 20 anni di Facebook dovevano ridursi al passaggio del vecchio "libro delle facce" delle…

3 mesi ago

Sanremo Rewind in 5 canzoni anticonformiste

IL Festival di Sanremo è sempre stato caratterizzato dalla melodia fin dalla sua età della…

4 mesi ago

Buon 2024 a piedi nudi sulla speranza

Lasciandoci alle spalle un 2023 affollato da tanti impostori, guardiamo con ottimismo all'anno nuovo senza…

5 mesi ago

No al Femminicidio. Il ricordo tenero della mia Laura per l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin

Non bastano le dita delle mani per contare i casi di femminicidio in Italia. La…

5 mesi ago

30 anni senza Frank Zappa in oltre 120 dischi tra rock e avanguardia

Frank Zappa ce lo portò via il 4 dicembre 1993. Noi studenti universitari di allora…

5 mesi ago

This website uses cookies.