30 anni di incontri


Benvenuti nel mio foto album di lavoro. Le foto non erano alla portata della quotidianità quando ho inziato ad avvolgere il mangianastri per sbobinare le prime interviste. Non sempre avevo la macchina fotografica con me. Pensate al rullino da cambiare, allo sviluppo analogico presso un laboratorio fotografico. Tutto più “poetico” ma poco pratico.
La reflex analogica prima e quella digitale dopo mi hanno aiutato a sistemare ricordi in un foto album in sofitta per ricostruirli con gli anni.

Ripenso alle interviste e agli incontri con Lucio Dalla, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Franco Battiato, Paolo Conte, astri del nostro cantautorato. Scivolo su un flashback e ritrovo artisti internazionali come Bob Geldof, Whoopi Goldberg, Nick Cave, Gilberto Gil, Robert Altaman, Toquino, gli Intillimani, Bill Frisel, Ravi Coltrane. E la prima volta con il maestro Ennio Morricone, seduto il Sala Grande al Festival del Cinema di Venezia?

Quale migliore scorciatoia di una foto per rivivere la fatica e la bellezza del mio lavoro di giornalista negli ultimi trent’anni! Di tanti non c’è la foto ma la magia del ricordo, magari in un camerino di un teatro, davanti a uno specchio.

Ripenso a cosa accadde durante l’intervista a Mariangela Melato al teatro Diana di Napoli. ho un nitido ricordo come se fossi ieri. L’audiocassetta terminò e il registratore smise di girare. Stavo per cambiare nastro. Lei mi fermò con la coda dell’occhio e disse: “Continuiamo noi due. Questi aggeggi danno un tono troppo meccanico agli incontri.” La Melato diede una gran bella lezione ad uno sbarbatello come me. Trasformare un’intervista in un incontro arricchiva l’intervistato, offrendogli il grande privilegio di intravedere l’altra prospettiva di un attore. Ecco perché ho scelto un faro come immagine riepilogativa di questa sezione.

Polaroid

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