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Lisbona, obrigado!

lisbona1501Passeggiando per Lisbona in questi giorni di gennaio, mi sembra di essere ritornato nei vicoli della mia Napoli. La capitale del Portogallo le assomiglia parecchio, ma evocando l’altra faccia del capoluogo campano. La Napoli dei Campi Flegrei, quella che guarda verso Nisida, Procida, Coroglio e si allunga quatta quatta fino a Pozzuoli e Bacoli. Più di dieci anni fa mi avevano fissato un’intervista con Wim Wenders che poi è saltata per un imprevisto. Avevo già pronta una domanda su Lisbona perchè il film del regista tedesco Lisbon Story mi aveva davvero entusiasmato. Ho ripreso lo zaino e sono ripartito alla ricerca dell’Europa. Sono tornato in Portogallo dopo un anno esatto e Lisbona è stata una piacevole sorpresa. I vicoli del Bairro alto sono meno stretti di quelli dei quartieri spagnoli partenopei e, nello sceniario di vita popolare, non sono pericolosi come si racconta. Le solite dicerie che impediscono al turista di calarsi totalmente nell’anima della città. Qui sono spuntati diversi negozietti che valorizzano l’artigiano locale. Se mia madre sapesse che ho mangiato il baccalà in tutti i modi, non mi rivolgerebbe più la parola. Non le ho mai dato la soddisfazione di assaggiare un pezzetto di quello che prepara ritualmente alla vigilia di Natale. Gironzolando nelle viuzze del centro ti lasci andare e ti distrai ripensando ai versi di Fernando Pessoa o al cinema intenso di Manuel De Oliveira dedicati a Lisbona. Da buon napoletano non ho resistito alla tentazione di finire ad Alfama (gemellato col quartiere “Sanità” partenopeo?) tra le bancarelle della Feira de Ladra, alla ricerca di dischi di vecchie glorie come Amalia Rodrigues. A Lisbona la musica è ovunque e lo sa bene pure Mariza, la nuova proncipessa del Fado, così come tutti i portoghesi, persone gentili e disponibili. Per ricambiare tanta disponibilità ecco la formula: “Obrigado”. A Lisbona ti senti a casa dal primo momento e quando riparti ne avverti la mancanza. Per fortuna da ogni città mi porto via la musica. Questa a volta a farmi compagnia nel viaggio di ritorno ci sono le canzoni di Sergio Godinho, i cui versi decifrano in suoni le fotografie di questa mia Lisbon story, breve e intensa.

Edimburgo, l’anima dark della Scozia

Essere qui mi fa sentire a casa, sarà perché in Gran Bretagna vi ho messo piede venti anni fa. Eppure questa Scozia dipinta a suon di cornamuse e folclore, mi ha fatto trovare un’anima dark, estranea ai miei viaggi. Un lato oscuro totalmente sconosciuto: appena si accende la luna, Edimburgo si anima di tour guidati alla ricerca di fantasmi sepolti nell’orrore di una città nascosta. Come per Napoli, qui c’è una città sotterranea dove sopravvivono antiche leggende che incuriosiscono i turisti. Sarà perché Edimburgo ha dato i natali a Stevenson, papà di Dottor Jekyll e Mr. Hide? Infatti, molte vetrine sono piene di allestimenti in stile Halloween perché qui la “Notte delle streghe” è un appuntamento atteso da grandi e piccini. Chi mi conosce sa bene che non sono stato mai “un vampiro”, un amante della notte. Preferisco la luce del giorno. Tuttavia, questi misteri notturni a Edimburgo hanno reso imprevedibile la mia permanenza, facendomi finire poi a chiacchierare con una ciurma di scozzesi in un pub. E la serata è terminata cantando a squarciagola “Hey Jude” dei Beatles. Questo pezzo per loro è come “La canzone del sole” di Battisti per noi. Il lato oscuro di Edimburgo si è trasformato in un leggero bagliore perché tutto sommato anche la notte può travestirsi di luce.

Vacanze low cost e fuori stagione

Sono sempre di più gli italiani che scelgono di far vancanza fuori stagione. Si spende meno prima di tutto e non si corre il rischio di essere vittima del caos e della confusione. Le mie vacanze low cost non sono più ad Agosto da un bel pezzo. E’ sicuramente più facile partire in una bella giornata d’estate, e non in un pomeriggio uggioso di Ottobre. I vantaggi sono troppi per rinunciare ad un viaggio in questo periodo. E poi ritrovarsi in una città fuori stagione e sbirciare lo stile di vita è a dir poco emozionante. Ricordo con entusiasmo i miei risvegli di lunedì mattina a San Francisco come a Berlino.  Perché perder tempo? Consultate i siti di compagnie aeree come Ryan Air e Easy Jet per sentirvi padroni dell’Europa. Pagare 60 euro un biglietto di andata e ritorno per Copenaghen o Edimburgo è davvero un bel colpaccio! Per l’alloggio fate un giro su hostelbooking.com ed il gioco è fatto. Fare il turista in Italia è diventata davvero roba da ricchi e in più bisogna stare alla prepotenza degli operatori turistici locali: la Liguria ci fa pagare pure l’aria, per non parlare del mare della Calabria che può costarci caro con un cagotto! Beati quelli che spalancano la finestra sugli altri continenti. Il mio amico Luca, detto “L’americano” (i suoi commenti dagli USA sul mio blog sono diventati leggenda!), adesso è lì che se la gode in giro per l’Australia. E’ vero che viaggiare ha un costo, ma rinunciando a qualche comodità e muovendosi con astuzia, si ha l’occasione di arricchire l’anima.