Pipolo.it

Blog e Sito di Rosario Pipolo online dal 2001

Inter-Napoli, a San Siro con Napoli Fans Club London

Pensavo che la Befana mi avesse lasciato a mani vuote, senza neanche una briciola di carbone. Invece mi sbagliavo. Quella vecchia signora mi ha riportato allo stadio dopo vent’anni in una serata surreale: a San Siro ospite dell’Inter, ma con il cuore pulsante per il Napoli in corsa alle vette della classifica. Con me c’era Marco La Nave, un trentenne tifoso napoletano che è cresciuto sugli spalti dello Stadio S. Paolo di Napoli. Da diversi anni Marco vive a Londra ed ha fondato il Napoli Fans Club London, che raccoglie centinaia e centinaia di tifosi partenopei in Gran Bretagna e sulla Facebook Fan Page conta già più di un migliaio di sostenitori: “Ci raduniamo nei bar londinesi e ci godiamo le partite della nostra squadra del cuore. Di tanto in tanto organizziamo anche trasferte in autobus perché il tifo è una passione e non ha niente a che vedere con la violenza circolante negli stadi”.
Ieri sera a Milano per l’atteso incontro Inter-Napoli era tutto sotto controllo, anche se un ragazzo ha subìto una coltellata. Cose che capitano? No, non devono accadere, anche se ci premuniamo della “tessera del tifoso”. Io ero assieme agli interisti in tribuna a commentare la partita. Questa è vera sportività perché un pallone non può essere motivo di una guerriglia fratricida. Ho visto un ragazzo con una sciarpa del Napoli accerchiato da un gruppo di teppistelli, già pronti all’attacco. E’ intervenuta la polizia, tutto è finito lì. Quei quattro mocciosi si sono allontanati, ma ritorneranno in veste di aggressori perché non hanno capito la spiritualità che anima il calcio.
Forse l’ha capita Aniello, un meridionale adottato cinquanta anni fa da Milano, che di professione realizza merchindising per l’Inter. “C’è crisi – mi racconta alla fine della partita – ma i miei gadget li faccio con passione perchè in una sciarpa o nella riproduzione di una coppa trasmetto la voglia di stare assieme. E in giro non vedo più”.
La Befana se n’è andata e, come ogni anno, si è portata via tutte le festività natalizie. Ci lascia per fortuna la convinzione che una partita di pallone sia un bel modo di ritrovarsi, come fanno Marco e tutti i sostenitori del Napoli Fans Club London, anche quando lontano dalla tua terra natia gli altri cercano di convincerti che resterai per sempre “un miserabile emigrante”.

Napoli, facci sognare almeno allo stadio!

napoli150Non sono un tifoso incallito né uno sportivo, ma quando gioca il Napoli in tv mi fermo con entusiasmo a vedere la partita. E’ un modo per far tornare a galla il napoletano sanguigno che c’è in me. E’ vero che la squadra partenopea si  è giocata ai rigori con la Juventus la possibilità di andare in semifinale per la Coppa Italia, ma ha lanciato segnali positivi per essere il grande Napoli di una volta. I tempi di Maradona? Non credo che quelli ritorneranno più, ma ci sono i presupposti per tornare a dominare in campo. La città ha sempre visto nella squadra azzurra un solido riscatto dalla problematiche sociali. E’ accaduto ai tempi del Napoli di Ferlaino così come oggi con quello di Reja. Nei giorni in cui l’antica Neapolis è rappresentata da amministratori irresponsabili e da un Sindaco che dovrebbe dimettersi, mi solleva vedere una gioventù calcistica che dà l’idea di cambiamento. La restaurazione bassoliniana di facciata è da un pezzo sul viale del tramonto, nonostante c’è chi si ostina a credere il contrario. Una coppa o uno scudetto a breve darebbero ai napoletani un sospiro di sollievo, con o senza la complicità miracolosa di San Gennaro . Che almeno allo stadio il cielo torni ad essere azzurro perché Napoli non sia solo “gomorra” o “corruzione”.