Pipolo.it

Blog e Sito di Rosario Pipolo online dal 2001

Dov’è finita la Giannitrapani? Una certa Nathalie…

Qualche ora prima aveva bucato lo schermo dal palco di X Factor. Dopo l’incoronazione, è scomparsa. Dov’è finita la Giannitrapani? Chi? Quella ragazza minuta di Roma, deliziosamente timida che, appena si siede al piano e ti canta “In punta di piedi”, ti incanta ovunque si trovi. E adesso pure su iTunes è riuscita a fare il botto. Niente personaggi joker alla maniera di Nevruz, niente melodici – belle voci badiamo bene – alla maniera di Davide, ma solo Giannitrapani.
A pochi metri dagli Est End Studios di via Mecenate a Milano, c’era un capannone trasformato per l’occasione in un locale temporary. Festa modaiola? Per niente. Un via vai di persone, addetti ai lavori e non, per festeggiare in bellezza il successo X Factor. Peccato che la Rai la pensi diversamente: poco share nell’ultima puntata e tagliamo pure l’unico ponte che lega i giovani alla musica in tv.
Sono al bar in compagnia del mio Campari e chi mi trovo a fianco? La Giannitrapani che sorseggia un drink. E’ lì sorridente, come se non le fosse accaduto niente, come se su quel contratto discografico dal valore di 300 mila euro non ci fosse il suo nome. Io come al solito sono sfacciato: “Lo sai che ci hai fatto trepidare? Altro che festa stasera, se il televoto ci avesse giocato un brutto scherzo! Nella vita non si finisce mai di lottare. Adesso ci sono i discografici…”. E’ una riflessione, mica un modo come un altro per attaccare bottone con la Giannitrapani! Poco professionale. E poi è fidanzata, lo sanno tutti. Finiamola con queste stupide insinuazioni. Lei mi sorride e facciamo un brindisi sul mio bisbiglio: “Hai tirato fuori gli artigli per cantare il tuo inedito, adesso fallo per riempire il tuo primo disco”.
Poi si mischia tra gli amici e io torno a girovagare. Mannaggia, che figuraccia! Da quando ho iniziato a scrivere questo stralcio di diario da nottambulo, neanche una volta l’ho chiamata per nome: semplicemente Nathalie.

Amici, Marco Carta e Alessandra Amoroso la grande svolta?

Il 17 gennaio parte il serale di Amici e mi scappa proprio una riflessione, a seguito di una dichiarazione recente di Maria De Filippi: “Dopo la vittoria sanremese di Marco Carta e il successo di Alessandra Amoroso, tutte le grandi case discografiche hanno deciso di presidiare il programma e di diventarne parte integrante”. Scusate se mi intrometto, ma non sono convinto che la vittoria “contestata” allo scorso Festival di Sanremo di Marco Carta abbia rappresentato “una grande svolta”. Se fosse così, dovremmo rivedere un po’ di cose. Chi se la ricorda più quella canzone? Se solo proviamo ad accostarlo alle due vere rivelazioni dell’Ariston 2009, Malika Ayane e Sinoma Molinari, Marco Carta ne esce sconfitto in partenza. Alessandra Amoroso è nettamente migliore del suo compagno di scuola, nonostante abbia commesso un fallo: partecipare all’ultimo one man show di Gianni Morandi, come traino per alzare lo share delle vecchie guardie della moribonda Rai. E poi la Amoroso, oltre ad avere una bella voce, è una ragazza deliziosa: quella umile, che non si è montata per niente la testa! Dovrebbe dare una bella lezione in tal senso a Valerio Scanu, che adesso si sentirà ancora più “divo” da partecipante al prossimo Festival di Sanremo. Per quanto riguarda l’interesse dei “discografici”, mi permetto di dire la mia: in un momento di crisi e trasformazione inevitabile dell’industria musicale , la passerella del talent show di Canale 5 è un sentiero di salvezza per rialzare le vendite, anche se ci trovassimo con un pugno di mosche in mano. Le case discografiche sanno bene come coccolare  il popolo fedelissimo di Amici – che acquista comunque il cd del suo beniamino (che triste la Christmas edition di Valerio Scanu!). Facciamo tutti un passo indietro, perchè nei tempi di vacche magre torna la logica vincente  dell’asso pigliatutto.