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Il Seveso e Milano allagata: solo colpa del meteo!

Rosario PipoloIn Italia siamo abili a giocare a nascondino. Se il Tevere a Roma o il Seveso a Milano straripano, vuoi vedere che è solo colpa del meteo? Se poi aggiungiamo l’allerta della Protezione Civile, la maniera galante per scampare una figuraccia è dentro la ridicola filastrocca: “Non eravamo pronti, non immaginavamo arrivassimo a questo”.

I milanesi incazzati, che stamattina ho visto azzuffarsi sulla banchina della linea gialla della metropolitana, mi hanno ricordato che, di fronte alle emergenze, ogni mondo è paese. Ne avevano tutte le ragioni per esserlo, per amor del cielo. Se questo tiro mancino estivo fosse accaduto nella mia Napoli, avrebbero urlato che i napoletani campano alla giornata e non sanno essere previdenti.

Ci restano dieci dita per contare i mesi che ci separano dall‘Expo 2015. Siamo ancora in alto mare, nonostante uno stinco di ottimismo  vorrebbe far passare Milano in forma per il grande evento. Sarà pure una banalità: se il Seveso sbraitasse in un’altra bella inondazione, per giunta nei giorni dell’Expo 2015, chi si preoccuperebbe di reclutare prestanti gondolieri?
Atm Informa, l’account di twitter dell’azienda di trasporti imlanesi, non mi ha avvisato che, per prendere la metro, sarei dovuto uscire di casa equipaggiato, con remi e canotto.

Signori cari, Milano non è la laguna di Venezia. In queste ore il maltempo sembra averci dato tregua e, all’ombra della Madonnina, qualche timido raggio di sole ci fa ricadere nel fanfarone lassismo del Belpaese. Tutto è bene quel che finisce bene. Domani si vedrà.

ATM di Milano: aumenti assurdi, servizio scadente e attese inaudite per il Forum di Assago

Se esiste ancora un barlume di democrazia in questo Paese, possiamo dirlo con il megafono. L’ATM di Milano, fiore all’occhiello dell’(ex) capitale economica d’Italia (la Borsa continua ad andare a picco!), è diventata l’oltraggio al pudore di chi si sposta con i mezzi pubblici. Aumento del biglietto urbano a 1,50€, previo contentino dell’allungamento della validità oraria di 15 minuti in più, al ritorno dalle vacanze. C’è un ricatto morale di fondo: o tagliamo le corse e magari licenziamo, o aumentiamo il prezzo del biglietto. E’ chiaro che ci teniamo l’aumento, che si trasforma in un salasso per chi vive nell’hinterland milanese.
A tutto ciò si aggiunge un servizio sempre più scadente, in modo particolare sulla Linea 2 della metropolitana, dove chi attraversa Milano dopo le 21 impiegherebbe meno tempo con il passante ferroviario. Chi si reca ad Assago è meglio che si rassegni ad aspettare dai 20 ai 30 minuti. E pensare che gli agenti immobiliari, giù di morale in questi giorni di crisi, ne hanno fatto un business: hanno venduto buchi a peso d’oro, perché affacciavano sulla linea della “fantastica” metro.
Ieri sera l’esercito di teenager, accorso al concerto di Avril Lavigne al Forum di Assago, al termine dello show ha penato in banchina quaranta minuti prima di veder partire la prima corsa per il centro. In più, oltre all’acquisto del biglietto del concerto, gli studenti abbonati all’area urbana, si sono dovuti sobbarcare pure un costo aggiuntivo di 1,90€ per sole due fermate. Una volta c’erano gli autobus gratuiti in occasione dei live al Forum, adesso che fine hanno fatto? E smettiamola con la solita filastrocca che debbano essere i comuni o i management dei concerti a contribuire, a tirar fuori i soldi dalle proprie tasche. Un buon servizio pubblico dovrebbe tutelare il cittadino in piena autonomia.
Con l’ATM anche un capriccio è un salasso: prendete la metro per una sola fermata – da Assago Forum ad Assago Milanofiori – al costo di 1,50€. Chi saranno le prossime vittime? Gli abbonati annuali? Morale della favola: viaggiare in autobus o in metropolitana ormai è roba da ricchi. Il sindaco Pisapia si à già messo l’anima in pace?

Atm Milano, viaggi cittadini da incubo?

Sono un abbonato annuale dell’Atm, l’Azienda dei trasporti milanese, e sborso in anticipo quasi 400 euro. Per me viaggiare con i mezzi pubblici è davvero uno spasso, una grande risorsa alla faccia di chi saccheggia la città con auto e smog. Tuttavia, non possiamo più tollerare il pericolo di tornare a casa feriti o moribondi. Lasciando perdere i disagi dovuti alla scarsa manutenzione delle linee metropolitane (il guasto sulla linea verde della scorsa settimana è scandaloso), non sono più tollerabili gli incidenti sulle linee di superfice. A Milano il 14 febbraio scorso un autobus si è scontrato con un tram ed è morta una donna. Il 13 ottobre la stessa sorte è toccata a due tram in viale Bigny. Si parla di 25 feriti. Di chi è la colpa? Dei conducenti “spericolati” o di un’azienda che ha perso di mano il controllo? Milano si atteggia a capitale economica d’Italia, ma questi disagi continuano a farci essere il fanalino di coda. E la tutela dei viaggiatori dove è finita? Quando si parla di cacciar soldi per biglietti e abbonamenti, Atm è la prima ad alzar la voce. Non ci stiamo più. Vogliamo sentirci tutelati perché Milano non sia un set da film horror, ma torni ad avere un servizio pubblico dignitoso.