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Natale low-cost: Chef stellati e concerti svenduti su Groupon e Groupalia

Rosario PipoloA dicembre dell’anno scorso erano in tanti ad urlare che finire in pasto alla ferocia dei deal – Groupon e Groupalia in pole position – significava calarsi le brache. Un anno dopo, a ridosso del Natale più sottotono dell’ultimo decennio, ci sono finiti i concerti e le cene blasonate degli chef stellati. E così in saldi ci sono Nina Zilli, i Tiromancino, Fabio Concato e tanti altri. Mettere sotto l’albero un coupon da 10€ per un concerto potrebbe essere una proposta regalo e rialzare l’intrattenimento dall’orlo del precipizio. Ormai le proposte del giorno contano sempre meno e si finisce come al supermercato: adattiamo il nostro menu del giorno al volantino del sottocosto.

E a proposito di cibo, anche gli chef stellati hanno dovuto ripiegare: Claudio Sadler è in saldo su Groupalia a 199 euro con cena per due. In un momento di crisi come questo, neanche le vecchie glorie del food possono permettersi il lusso di facilonerie snobistiche. E nonostante i maestri stellati dei fornelli  abbiano conquistato le casalinghe di Real Time, i prezzi sono ancora alti.  In Italia abbiamo 3 milioni di disoccupati, la maggior parte dei quali non riesce neanche a sostenere le spese di un’alimentazione dignitosa. E se un invito a cena da uno chef resta cosa d’elite, non è stralunato pensare ad un’alternativa.  Se facciamo noi la spesa al supermercato, riusciremo mai ad abbassare il cachet di Sadler e compagnia bella?

Diciamo fesserie? Mai dire mai.  L’anno scorso tutto questo si chiamava “calarsi le brache”, oggi  “sopravvivere alla crisi”!

Cartolina da Viareggio: Mi sposo con Groupon!

Il “matrimonio” scotta sempre, soprattutto in vista di un autunno davvero caldo per il Belpaese. Scotta in che senso? Nel senso che ci sono un mucchio di soldi da sborsare, anche perché la regola “basta un prete e una chiesa” è rimasta imprigionata nella pagine degli “Sposi Promessi” di Manzoni. Per quanto riguarda l’aspetto folcloristico, il nostro Sud ha molto da insegnare al resto del Belpaese – l’assillo del regalo in busta è legittimo in giorni di crisi nera – perché gira e rigira il terrore è quello: Chi glielo dice a mammà che facciamo fuori un bel numero di invitati o in alternativa dimezziamo le portate del pranzo o della blasonata cena?

Una coppia toscana non ha rinunciato al numero delle portate, ma rischiava di far saltare il banchetto nunziale perché “fare un mutuo” per arrivare all’altare non era proprio il caso. E così si sono presentati al ristorante L’Ocanda Milu, delizioso posto a pochi passi dal centro di Viareggio e hanno trovato la soluzione intelligente: mangiare bene e spendere una sciocchezza, grazie a Groupon. Il ristorante viareggino, il cui menù è anche per celiaci, ha occupato quasi tutta la sala per questo banchetto nuziale che costerà 17 euro a persona.

Scusate, ma al paese mio non bisogna spendere dieci volte tanto? Il trucco c’è o non si vede? Niente, trucchi. Si tratta di acquistare un bel mazzetto di coupon sul sito famoso di offerte giornaliere e accordarsi con il gestore per un pranzo composto da più antipasti, primo, secondo, contorno, frutta, dolce, acqua, vino. Mettiamoci pure una torta buona e dello spumantino. Tutto con semplicità e dignità. Certo non ci saranno addobbi mega galattici, ma basterà la presenza degli sposi a rendere speciale il resto.

Ai tempi dei nosti nonni, la Versilia sapeva indossare “la conottiera” quando la  bellezza si dondolava sulla semplicità , senza il timore di “essere per apparire”. E questa cartolina sa darci una lezioncina, nelle estati magre in cui ci servono i russi per far sopravvivere il litorale.

  Matrimonio alla napoletana: o la busta o non mi sposo!

Trucchi per una vita “sottocosto”, senza rinunce nei giorni di crisi

La crisi ci divora e io mi ingegno. Internet mi offre qualche opportunità in più per trasformare la vita in stile “sottocosto”, senza fare troppe rinunce. Mi munisco all’ufficio postale di una carta prepagata PostePay e cambio le abitudini.

Inizio dal taglio delle inutili spese bancarie e apro il conto corrente su Webank: zero canone e zero spese di gestione. Se dell’auto non ne posso fare proprio a meno (c’è sempre il noleggio low cost), stipulo un’assicurazione on line: Zurich Connect è tra le più convenienti (RC+I/F, 12 classe, €35 al mese in Lombardia). Se non voglio ritrovarmi con la moglie o una fidanzata incazzata, non la privo dello shopping: Yoox e Buy Vip (sconti fino al 70% sulle migliori marche) fanno per lei, senza l’assillo dell’attesa dei saldi. Mi registro e mi iscrivo  alla newsletter per essere sempre aggiornato. E la taglia? Assurdo acquistare un maglione o un paio di scarpe senza provarli. No problem: cerco l’articolo in un negozio, mi faccio amica la commessa, lo provo e poi all’uscita ci piazzo una scusa bella e buona: “Ops, ho dimenticato il Bancomat a casa”.

Col taglio e l’aumento spropositato dei trasporti pubblici, meglio andare a lavoro pedalando. Tolgo dal budget i 300 euro annui per la palestra e investo 100 euro per un bella bicicletta: divento sportivo ed ecologico allo stesso tempo. Se fossi un neo papà e il mio bebé mi costasse un occhio della testa, mi affiderei a blog specializzati come Blogmamma.it o farei acquisti su siti come Newbabyberry, BabylunaNewbabyland e Bimbomarket. Per quanto riguarda la spesa al supermercato, su Risparmiosuper trovo quello più economico a pochi passi da casa. Per musica e film a prezzi stracciati ci pensa Amazon UK, mentre per tutto il resto c’è Groupon: vado al ristorante o in locale con il 50-60% di sconto, acquistando on line il coupon più adatto. Le offerte sono a tempo limitato, quindi mi sbrigo (in alternativa su Milano c’è Colpogrosso con offerte di qualità e più mirate).

I viaggi e le vacanze le programmo dai 4 ai 6 mesi d’anticipo: mi iscrivo alle newsletter di Ryanair e Easyjet per voli a basso costo e tengo d’occhio Hostelbookers, con un’ampia offerta di ostelli e alberghi. Abolisco il telefono di casa, mi munisco di un Netbook e utilizzo il nuovo Indoona di Tiscali. Per il cellulare, scelgo una prepagata 3 Italia con la tariffa più conveniente così se carico almeno 10 euro al mese vado al cinema gratis con Grande Cinema 3. Può bastare?

 Marco Mengoli, Una vita low cost, Il ciliegio 2011

 La ballata dei precari, film indipendente

 Una vita low cost – Il Blog