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Tag veronica lario

La grande stangata

Questa volta non si tratta di rivedere in compagnia La grande stangata, il film di George Roy Hill che ha esattamente la mia età e ci propina l’astuzia come arma per abbattere il nemico. La rassegnazione è l’unica via di uscita perché la grande stangata è quella che stiamo per subire noi. E adesso in ballo c’è davvero il destino dell’Italia, quella piccola però, che calpesta la sempre più invisibile classe media (se esiste ancora), i piccoli risparmiatori, chi già fa fatica a tirare fino a fine mese o chi appena ritira la pensione deve restituirla tra affitto e bollette da pagare. Ed è la voce di questa Italia che ci interessa e non di certo quella che naviga nel lusso più sfrenato.
Può essere questa una proposta da integrare nella Manovra finanziaria 2011-2012? Se Veronica Lario donasse il 60% del suo lascito per la separazione di 300.000 euro al mese, ogni famiglia a reddito basso potrebbe beneficiare di un piccolo bonus di sostentamento per i prossimi 10 anni. Adesso che la Grecia ha suonato il campanello d’allarme, tutti dobbiamo essere lì a preoccuparci. Non potevamo pensarci qualche anno fa, prima di lasciar passare tanti sprechi?
Tassiamo i turisti negli alberghi della Capitale, congeliamo gli insegnanti di sostegno nelle scuole, dobbiamo accollarci un ingiusto pedaggio sui tratti di strade che si collegano alle autostrade, ma non tocchiamo gli stipendi delle alte cariche dello Stato, dei Ministri e dei Parlamentari? C’è qualche sforbiciata a manager, politici e compagnia bella, ma è irrisoria. Tanto gli evasori riescono sempre a farla franca in un modo o nell’altro e i furbi sono ancora lì che se la cantano. Non solo “la legge non è uguale per tutti”, ma anche tutto il resto. Bisognerebbe darsela a gambe da un Paese così.

Noemi Letizia, nuova “velina” del reality del Belpaese

noemi-letizia150Fino a qualche mese fa quando si digitava il nome “Noemi” su Google, veniva fuori la vincitrice morale di X Factor: Veronica Scopelliti in arte Noemi. Certo che se la brava vocalist del talent show di Raidue avesse saputo cosa sarebbe accaduto da lì a poco, forse avrebbe optato per un altro nome d’arte. Il nome di Noemi è finito sulla bocca di mezza Italia, ma riferendosi a Noemi Letizia, la pupilla di Silvio Berlusconi che ha scatenato un vera e propria bufera. Se ne sono dette di tutti i colori in rete e la pagina di Facebook “Berlusconi rispondi!” ha già superato i 65.000 iscritti : è figlia naturale del Premier o è un’altra delle solite infatuazioni, colpevoli di aver messo fine al matrimonio con Lady Veronica? Inoltre, pare che l’ex ragazzo di Noemi abbia rivelato notizie scottanti al quotidiano La Repubblica, che hanno fatto inviperire la famiglia.  Mentre l’Italia continua a star dietro a questo gossip gigante, io mi chiedo: perché sprecare pagine intere di giornali con foto ed interviste dedicate a Noemi Letizia? Per vendere qualche copia in più o far finta che sia tutto un complotto per spodestare re Silvio dal suo trono? E poi fanno bene a prenderci per culo all’estero, perché in procinto di nuove elezioni politiche il Belpaese si distrare volentieri sulla gobba dell’inciucio!

Silvio e Veronica, trappola mediatica?

silvio150Il reality trasloca dalla casa del Grande Fratello nella tenuta di Arcore. Veronica Lario annuncia il divorzio da Silvio Berlusconi e tutti i media stanno al gioco, persino i siti web stranieri. E questa volta non si tratta di un anonimo vicino della porta accanta né di un capriccioso gossip per vendere qualche copia in più dei giornali: al centro della tormenta c’è il Premier e la sua first Lady in una nuova tornada di campagna elettorale. I panni sporchi si lavano in famiglia e i più saggi preferirebbero che le questioni private restassero tali. Senza entrare nel mertito del romanzetto rosa che va avanti da mesi – dalla Carfagna al caso Noemi – mi concedo una considerazione.  Leggo in un articolo del Corriere.it l’affermazione “Non esageri, presidente, Repubblica e Stam­pa hanno fatto semplicemente il loro lavoro”. Io farei un passo indietro a cavallo delle notizie di inciucio da salotto di due prestigiosi quotidiani italiani. A quel 31 gennaio del 2007, data in cui Repubblica decise di pubblicare un lettera di Veronica Lario dal titolo  “Mio marito mi deve pubbliche scuse”. E forse qui ad essere indignati dovremmo essere “noi lettori” nei confronti di un direttore di testata che ha accartocciato il giornalismo in una pattumiera da reality show. Sia o no una trappola mediatica, la love story di Silvio e Veronica ha il sacrosanto diritto di vedere  in privato la fine dei suoi giorni!