Silvio e Veronica, trappola mediatica?
Il reality trasloca dalla casa del Grande Fratello nella tenuta di Arcore. Veronica Lario annuncia il divorzio da Silvio Berlusconi e tutti i media stanno al gioco, persino i siti web stranieri. E questa volta non si tratta di un anonimo vicino della porta accanta né di un capriccioso gossip per vendere qualche copia in più dei giornali: al centro della tormenta c’è il Premier e la sua first Lady in una nuova tornada di campagna elettorale. I panni sporchi si lavano in famiglia e i più saggi preferirebbero che le questioni private restassero tali. Senza entrare nel mertito del romanzetto rosa che va avanti da mesi – dalla Carfagna al caso Noemi – mi concedo una considerazione. Leggo in un articolo del Corriere.it l’affermazione “Non esageri, presidente, Repubblica e Stampa hanno fatto semplicemente il loro lavoro”. Io farei un passo indietro a cavallo delle notizie di inciucio da salotto di due prestigiosi quotidiani italiani. A quel 31 gennaio del 2007, data in cui Repubblica decise di pubblicare un lettera di Veronica Lario dal titolo “Mio marito mi deve pubbliche scuse”. E forse qui ad essere indignati dovremmo essere “noi lettori” nei confronti di un direttore di testata che ha accartocciato il giornalismo in una pattumiera da reality show. Sia o no una trappola mediatica, la love story di Silvio e Veronica ha il sacrosanto diritto di vedere in privato la fine dei suoi giorni!
Enrico Di Roberti
Fosse un politico qualsiasi sarebbe già a casa… (vedi Cosimo Mele).
Lui è il presidente del consiglio… si è fatto portavoce di valori cattolici, in primis quello della famiglia… che ha messo sotto i piedi.
Giusto che si sappia il più possibile su questa vicenda, senza fare i falsi moralisti,