Precarie di Legnano, streap e sciopero su Youtube

E’ finita l’epoca delle “donne col megafano” o degli scioperi in stile urlatore. Il gentil sesso affila l’ingegno per sfuggire alla sindrome del precariato. Provate a fermare 11 donne che si sono “smazzate” per sei anni in un call center per l’Ospedale di Legnano (Va) e adesso si trovano con il culo per terra. Una norma del decreto Brunetta le penalizza, e così loro si mettono di fronte ad una telecamerina e in poche ore conquistano popolarità e solidarietà su You Tube. Purtroppo non è un reality-show dal tono rosa o piagnucoloso in stile Maria De Filippi, ma la realtà della vita: perdi il lavoro, hai famiglia da mantenere, nessuno ti ascolta, usi Internet. Adesso? Scatta lo streap e l’adunata di tutti i precari il 19 settembre per una protesta. Le 11 centraliniste sono pronte “a dare i numeri”, con uno spogliarello da rotocalco pur di riavere il posto di lavoro. Questo gesto mi fa sorridere e rilfettere. Con tanti culi e chiappe che si svendono in tv, per una volta lo streap ha un valore di forte impatto sociale. Prima che un giorno qualcuno li faccia arrossire mostrando un vecchio video, care mamme precarie, radunate pure i vostri figli per spiegare: “Qui non si tratta di un grillo per la testa o di un capriccio da diva da Playboy, ma di un gesto per difendere la giusta dignità”. Con tutta la solidarietà del popolo di Internet, speriamo che di questa dignità se ne ricordi pure il sindacato in Italia.

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