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Archives Giugno 2009

IPhone e H3G, il grande bluff di Tre Italia!

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Rosario PipoloL’oggetto del desiderio della telefonia ha un nome: IPhone. La notizia che l’operatore Tre Italia avrebbe venduto “a prezzi accessibili” il telefonino della Apple ha fatto sussultare mezza Italia. Un’operazione di marketing ben confezionata? La maggior parte dei consumatori picchia duro contro TIM e Vodafone per i costi dell’apparecchio e le tariffe applicate. Ecco che spunta 3 Italia  nella nuova veste di paladino del mobile con una missione:  liberare l’Iphone e trasformarlo nel telefono di tutti. Macchè, il trucco c’è e come se si vede. Chi vuole fuggire dal “ricatto” dell’abbonamento può anelare sempre all’oasi della “ricaricabile”. Lo specchietto per le allodole è il vecchio Iphone 3 G a 99 euro con un piano ricaricabile. Peccato che, per averlo a questo prezzo, il cliente debba ricaricare il telefonino ogni mese con 30 euro! Moltiplichiamo 30 per 12 mesi e, facendo due conti, ci convinciamo che è meglio acquistare l’Iphone sganciato da qualsiasi operatore. Inoltre, se non c’è copertura UMTS, 3 Italia farà pagare una tariffazione extra per la navigazione Internet. La partita è ancora aperta e vale la pena aspettare, sperando ci sia una controproposta dei due player Tim e Vodafone!

Michael Jackson muore e il Pop ha il suo angelo

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Rosario PipoloLa musica mi appartiene. Ho attraversato la mia adolescenza tra John Lennon e i Beatles, naufragando sul rock di Bruce Springsteen negli anni ’80. Il rock è parte di me, il pop di meno. L’uragano Michael Jackson non ha mai avuto accesso alla mia sterminata discografia, se non con l’album Thriller. La morte improvvisa del Re del Pop e il delirio dei fan di queste ore mi portano ad una considerazione. Essere un angelo o un demone in questa vita poco importa, se poi si diventa l’ultimo immortale della musica. E’ accaduto una sola volta nella storia della musica, con la scomparsa di Elvis Presley, il re del Rock. L’anno scorso su questo blog ho ficcato il naso nelle contraddizioni dell’uomo Michael in bilico tra vizi, manie, accuse e l’affannosa ragione di essere “l’uomo che volle farsi bianco tra i neri”. Chi ha fatto della musica una religione ne sa qualcosa sull’effetto redenzione.  Michael Jackson ha consegnato la musica pop nelle mani degli Dei. I peccati evaporano col tempo, la faccia si consuma e vale la pena riesumare l’antenato della star: il bambino genuino dei Jackson Five, l’ultimo angelo ancora in volo! 

Notte prima degli esami: Internet, Svevo e Muro di Berlino

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Rosario PipoloTutti siamo stati vittima dell’ansia degli esami di maturità. Antonello Venditti ha reso magica la veglia con la canzone Notte prima degli esami, mentre Brizzi ha realizzato persino un film per le generazioni successive. La mia maturità risale al 1992, quando Internet non era ancora spuntata. La collocazione della “cartucciera” era la preoccupazione maggiore della III F del Liceo Ginnasio Vittorio Imbrani di Pomigliano d’Arco. Adesso la Gelmini teme le minacce del web: basta una soffiata su Twitter e la traccia è a portata di mano. I social network si sono conquistasti un ruolo strategico per l’ultimo atto scolastico della YouTube generation: infatti sono l’argomento di una delle tracce della prova d’italiano. Prevedibile quella relativa al Muro di Berlino, a vent’anni dalla caduta, e la solita tiritera con il ritorno di Italo Svevo.  Non so se invidiare chi stamattina non ha mollato l’iPhone o chi come me conserva ancora la famigerata cartucciera di stoffa con gli “inutili” temi arrotolati! Il problema è che – come diceva il mio compaesano Eduardo De Filippo – gli esami non finiscono mai. E se ripenso alla maturità mi rendo conto che quello non è stato niente rispetto alle tante prove successive. Tra le briciole dei ricordi resta il mistero di quella notte prima degli esami… E solo per quella varebbe la pena ritornare indietro!

I peggiori treni d’Europa: deragliamento tra Bologna e Firenze

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Rosario PipoloAbbiamo i peggiori treni d’Europa e dobbiamo farcene una ragione. Deraglia un treno merci tra Bologna e Firenze, e tutte le linee ferroviarie vanno in tilt. Nessuna garanzia per i viaggiatori perché è da ieri che chi attraversa lo stivale è destinato a ritardi imprecisati. Ieri Trenitalia aveva assicurato che oggi la situazione sarebbe tornata alla normalità. Peccato che questa mattina alla Stazione Centrale di Milano venivano annunciati altre soppressioni. Persino la costosa Alta Velocità,  fiore all’occhiello delle Ferrovie italiane, è vanuta mena dopo numerose cancellazioni.  Che ridere il motto “Io viaggio intelligente, scelgo l’Alta velocità”. Basta fare un clic sul sito www.viaggiatreno.it per verificare quanto già siano in ritardo i treni partiti da Milano tra le 6.30 e le 8 di questa mattina. E i passeggeri? Li stanno trattando come  un carro bestiame. Nella tarda mattinata un treno si è fermato a Bologna e  pare che la morale della favola sia diventata “adesso arrangiatevi voi!”.  Sono insorte le associazioni dei consumatori e c’è chi minaccia l’apertura di un’inchiesta. Tanto poi torna tutto come prima e i viaggiatori italiani sono condannati ai peggiori disservizi d’Europa. Piuttosto interroghiamoci su come mai ci siano ancora vagoni merci messi in circolazione senza le dovute precauzioni!

Amici, supersfida da Torino con gli spasimi di Valerio Scanu

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Rosario PipoloFacendo zapping in tv, ho captato fragorose urla di una folla di ragazzine infuocate. Credevo fosse la messa in onda di un vecchio concerto dei Beatles all’Hollywood Bowl. Ahimé, mi sono sbagliato! Era il delirio per la supersfida di Amici , trasmessa su Canale 5 da Piazza San Carlo a Torino. Un bella mossa strategica della regina mediatica Maria de Filippi che continua a trainarsi dietro la folla dei teenager. Si prepara ad affrontare una nuova stagione  il talent show più appetibile dal punto di vista pubblicitario. Vi confesso che rabbrividisco a vedere una scuderia della discografia italiana che acclama gli spasimi musicali e uterini di un Valerio Scanu o dice “brava, brava, brava” a Giulia Ottonello per le orribili cover della Streisand People e Memory. Amici continua a distrarre i nostri discografici: purtroppo il settore è in crisi – ha chiuso i battenti pure l’ultimo Virgin Mega Store newyorkese – e così si corre dietro a tutto finché c’è aria di business, rinunciando ai veri talenti che l’Italia musicale mortifica.

La Rai dice no ad Adriano “il molleggiato”

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Al di là delle baruffe chiozzotte tra digitale terrestre e l’uragano Sky, la televisione generalista deve prendere una sua posizione sui prossimi palinsesti autunnali. Perché? Rabbrividiamo al pensiero di rivedere sul piccolo schrmo le solite “cagatine” tappabuchi. La Rai, ad esempio, dice addio alla rituale “Domenica In”, ma non ci priverà dell’inciucio del Belpaese condotto da Massimo Giletti o di Super Pippo, che non ci pensa proprio a mettersi da parte. Adesso il vero incomodo è Adriano Celentano perché con lui c’è poco da scherzare: o lo si ama o lo si odia! Niente show autunnale per il molleggiato perché pare che la tv pubblica  faccia acqua da tutte le parti. E poi i vertici di viale Mazzini fanno sapere che la trasmissione “era solo un’idea”.  Mi pare di capire che Adriano costi 2 milioni di euro a serata. Chi ha il coraggio di sostenere che questo sia un cachet basso? I profeti e gli intelettuali cerchiamoli altrove, senza spillare soldi dalle casse della moribonda tv pubblica!

Download, il Partito dei Pirati sbarca al Parlamento Europeo

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Nel nostro conformismo elettorale non ci sarebbe stato spazio per una provocazione bizzarra simile, ma in Svezia sì. Il popolo del web può gioire perchè adesso il Partito dei Pirati svedesi ha il suo scranno al Parlamento Europeo. Download sì o download no? La filosofia della rete è una sola: condividere senza limiti.  Nel Nord Europa c’è aria di rivolta. Capisco che bisogna tutelare il diritto d’autore, ma se continuiamo così rischiamo di finire ai tempi della gestapo. Gli obiettivi del leader “maximo” Christian Engstrom sono tre:  tutelare la privacy di chi scarica o condivide in Internet e formulare una nuova legge sul diritto d’autore, che dovrebbe durare cinque anni (la vedo dura!). A seguito delle proposte lunatiche in materia del nostro governo, cosa accadrebbe se in Italia spuntasse una filiale del partito svedese? Potrebbe essere ragionevole per salvare il web da una certa bigottagine mondana! Persino la Francia di Sarkozy lo ha capito, costretta a fare il dietrofront sulla legge anti peer-to-peer!

Debora Serracchiani, superstar delle elezioni 2009

serracchiani150Vincitori e sconfitti tirano fiato a qualche giorno dalla tornada elettorale. Peccato che i big della politica italiana non si siano accorti di una donna, la vera rivelazione di queste elezioni. Debora Serracchiani non è né una velina né la “strafiga” di turno, ma una ragazza friulana con idee fresche che ci lascia una speranza: nel Belpaese la politica si può fare ancora fuori dai palazzi e dalle corti, a patto che si guardi ad una nuova classe dirigente. Ha ottenuto 74.000 voti, superando nella sua regione pure l’imbattibile Silvio Berlusconi. Debora ha una carta vincente: non ha peli sulla lingua. Ha avuto il coraggio di bacchettare la classe dirigente del suo moribondo PD ed ha investito sul web. Sì, la Serracchiani ha infiammato gli animi della rete, diventando l’eroina di Facebook e di altri social network. Il popolo del web avrà una posizione sempre più strategica nelle prossime campagne elettorali. E che Internet diventi una nuova agorà per riflettere e scegliere,  contrastando così “er solito magna magna” della politica italiana.

Napoli, Luigi Cesaro butta giù dal trono Bassolino e Iervolino

palazzo matteotti150La fine del Vicerè Antonio Bassolino è un dato di fatto. Dopo lo scandalo della “monnezza”, finisce un’epoca per l’imperatore così come per “la lady di ferro” della vecchia Balena bianca, che racimolava voti parocchia per parrocchia. La vittoria di Luigi Cesaro alle elezioni della Provincia di Napoli segna un passaggio epocale nella politica territoriale e non è legata al partito che lo rappresenta. Gigino – così lo chiamano gli amici appassionati – sarebbe arrivato a Palazzo Matteotti ugualmente, anche se fosse stato candidato in una lista civica. I napoletani hanno capito che bisogna rimboccarsi le maniche, puntare alla persona e mettere da parte anche il colore politico se è necessario.  Mentre il neo Presidente offre all’avversario Nicolais un assessorato, tacciono quelli con la puzza sotto il naso:  per alcuni il politico santantimese era “il paesano della provincia” che si è fatto strada “inviando mozzarella di bufala” a Palazzo Chigi. Adesso è l’ora del riscatto in una realtà complicata e piena di contraddizioni, dove però non può essere sempre tutto “malavitoso”. 

Elezioni, crolla il Pdl e l’Italia preferisce l’astensionismo

votazioni_anteprima150Non è servito neanche l’intervento salottiero a Matrix, in chiusura di campagna elettorale, per far salire in vetta Silvio Berlusconi. Il Popolo della Libertà perde colpi ed è un dato da sottoporre a tutti “gli uomini del Presidente”. Troppe divisioni, inutili polemiche  e qualche gossip di troppo, mentre gli italiani sono così sfiduciati da non andare a votare. Quali alternative per la politica italiana? Nessuna a parte che anche il PD sprofonda, Bossi avanza e Di Pietro raddoppia. I voti vanno qui e lì. Il Belpaese, stufo della sceneggiata “Noemi”, si barcamena davvero alla ricerca di nuovo leader? I risultati vorrebbero dare un’alternativa al berlusconismo. Qualche sorpresa c’è e viene dal web: l’Italia vuole volti giovani in pole position e lo dimostra la friulana Debora Serracchiani, che grazie alla spinta di Intenret si porta a casa più di 70.000 preferenze e supera pure il Cavaliere.