Festa di compleanno: pago io o il festeggiato? Paghiamo noi, punto.
Una quindicina di anni fa il mio caro amico Armando, persona pacata e a modo, fu travolto da una crisi di nervi: prese a calci la ruota di un’auto parcheggiata nel centro di Napoli. Motivo? Lo avevano invitato ad una cena di compleanno e davanti al conto gli chiesero di pagare la sua parte. Il povero Armando non sapeva di questa nuova usanza e rimase come un pesce lesso. Anzi, si beccò pure il rimprovero: “Guarda che in Padania si usa così. Prendiamo il buon esempio”.
Oggi è nella norma. Sbuca l’invito per il compleanno e sei pronto a tirar fuori la doppia quota: regalo e festa, con l’augurio che il festeggiato porti almeno torta e spumante. Ci piaccia o no, anche il giorno del nostro compleanno è diventato un business. E qui la riflessione non nasce sul taglio da 10 euro per un aperitivo in compagnia, ma per quelli che oscillano tra i 25 e 50 euro. Facebook ha reso tutto più easy per gli organizzatori: ti trovi l’invito di sconosciuti che organizzano la festicciola a sorpresa dell’amico in comune. Ed io chiedo: “Come pago con carta prepagata o con PayPal? Verso direttamente sul conto del festeggiato?”.
Che “fessi” noi terroni: ci sbattevamo per organizzare un party dignitoso a nostre spese. E poi ci sono modi e modi. No Money, no Party. Restringiamo gli inviti o improvvisiamo qualcosa a casa. Dopo la bustarella al matrimonio, questa è un’altra tendenza fastidiosa. Mi sa che dopo questo appunto rischio di brutto: nessuno mi inviterà più alla festa di compleanno.
Pazienza, vuol dire che me ne rimane una sola, quella a cui parteciperò nel 2012 nel mio Sud. La mamma della festeggiata, a cui sono particolarmente legato, mi ha confessato l’estate scorsa: “Abbiamo rivisto il budget familiare. L’anno prossimo ci teniamo a farle la festa, senza seguire le regole dell’apparire, ma quelle che ci permettono di condividere questo giorno speciale con chi veramente ci appartiene”. E forse dovremmo sforzarsi di restituire al giorno della nostra nascita il valore che merita e non sprecarlo con il primo che capita.
Stefania Iannolo
Se non posso permettermi di offrire una festa di compleanno, non la faccio. Al limite organizzo una cosa semplice, in casa mia, con le poche persone a cui tengo veramente.